Questa innovativa tecnica infiltrativa prevede l’effettuazione di numerose iniezioni intracutanee molto superficiali nella zona da trattare. Si tratta di realizzare manualmente alcune iniezioni al secondo, distanziate 2-3 millimetri, con angolo d’incidenza rispetto alla superficie cutanea di 30-60 gradi, facendo penetrare l’ago 2-4 millimetri (per effettuare iniezioni cosi superficiali ci sipuò anche avvalere di rondelle di silicone o tubetti di plastica opportunamente tagliati e applicati all’ago), mantenendo costante la pressione sullo stantuffo della siringa contenente il cocktail dei prodotti da iniettare.
L’obiettivo del nappage intradermico è la stimolazione del derma papillare, quella parte del derma compreso tra l’epidermide e il plesso vascolare superficiale, che continua intorno agli annessi cutanei ed è costituito da sottili fibre collagene, fibre elastiche e reticolari, disposte perpendicolarmente alle superficie. In esso gli elementi cellulari sono numerosi e vengono direttamente stimolati dai farmaci iniettati in situ.